Giovanni Paolo II: fare della propria vita un dono! Giovanni Paolo II, il 3 settembre 1988, è in visita a Torino per il centenario di San Giovanni Bosco. Nel pomeriggio a 60.000 giovani accorsi allo stadio comunale dice: «Voi citate Maria Orsola, una ragazza della zona di Lanzo che confidava al suo parroco: Sarei disposta a dare la vita perché i giovani capiscano quanto è bello amare Dio!.E Dio a sedici anni la prese in parola. Ecco, in questa vostra compagna vi è più che una difesa: vi è la scelta di lasciarsi innamorare in termini assoluti facendo riferimento a Dio stesso, accettando di fare della propria vita un dono».
Il cammino della Causa di Beatificazione

Maria Orsola Bussone le informazioni e gli aneddoti della sua vita.
Alcuni pensieri di Maria Orsola Bussone. Dare visibilità al Risorto. Come sono contenta! Che bella la vita! W la vita!!! Sono appena tornata da don: ho parlato un po con lui, ma non di cose straordinarie. Gesù in mezzo è veramente potente, ti aiuta a superare ogni difficoltà e ti dà la gioia, la luce, la pace, la serenità. Vale quindi vivere per Dio. Dai Maria, vai avanti; se arrivano le difficoltà bene, grazie Gesù, amale e buttati. Sì, Dio è Amore, Dio è tutto quindi forza Ama sempre, subito, con gioia, per prima! Cercherò di fare apostolato con Maria ed Enrica: devo aiutarle. Poi devo dare Dio agli altri e specialmente ai ragazzi. Cercherò di vestirmi e di essere bella per Dio. Questa sì che è vita! W la vita! (dal diario, 21/10/68)
Maria Orsola Bussone trascorse l’infanzia nel suo paese, Vallo Torinese, in provincia e diocesi di Torino. Nel 1967 partecipò, insieme alla famiglia e a un gruppo di parrocchiani, a un raduno presso il Centro Mariapoli di Rocca di Papa. Fu il suo primo incontro col Movimento dei Focolari, che cambiò il suo modo d’intendere l’impegno parrocchiale e la vita stessa. Il 10 luglio 1970, durante un campo estivo a Ca’ Savio (Venezia), mentre inseriva la spina del suo asciugacapelli nella presa elettrica, venne colpita da una scarica elettrica e morì sul colpo, a quindici anni. La sua causa di beatificazione si è svolta dal 26 maggio 1996 al 17 dicembre 2000 in diocesi di Torino. Il 18 marzo 2015 è stato reso noto il decreto con cui papa Francesco ha ufficializzato l’eroicità delle sue virtù. Dal 2 ottobre 2004 le sue spoglie mortali riposano nella chiesa parrocchiale di San Secondo martire, in Vallo Torinese.
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