8 dicembre 2018 - IMMACOLATA
Genesi 3,9-15.20 / Efesini 1,3-6.11-12 / Luca 1,26-38
9 dicembre 2 a domenica di Avvento
Baruc 5,1-9 / Filippesi 1,4-6.8-11 / Luca 3,1-6
Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te (Lc 1,28)
È bello pensare e vivere nella certezza che all’inizio della nostra fede non c’è l’uomo che si mette alla ricerca di Dio, ma c’è un Dio che per amore viene incontro all’uomo. E gli offre un annuncio di salvezza, una possibilità imprevista di trovare una gioia piena e duratura.
L’esperienza cristiana è fondamentalmente esperienza di una buona notizia, del tutto inaspettata; è un’esperienza di grande gioia: Dio viene incontro alla sua creatura per offrigli la sua stessa vita, la sua amicizia. Sappiamo che tra Dio e l’uomo c’è una distanza infinita. Eppure Egli la supera e offre a ciascuno la sua amicizia, senza badare ai meriti dell’uomo, alla sua bontà o alla sua cattiveria. Quello che appare ai nostri occhi è la sua grazia, la bontà smisurata di Dio.
In Maria, che oggi contempliamo Immacolata, risplende l’amore “tenace” di Dio che prepara la sua creatura a diventare la Madre del suo Figlio. Oggi Maria davanti a noi è la “piena di grazia”, colei che ha trovato grazia presso Dio. A Lei Dio si rivolge per chiederle di partecipare, da protagonista, al suo disegno di amore.
È bello vedere che Dio offre e chiede solo l’amore. Questa festa ci mette davanti all’incontro con Dio, che di solito avviene in modo del tutto inusuale. La prima esperienza è quella della “grazia”, di un amore che si riversa su di noi senza alcun merito da parte nostra. Chiediamo al Signore la capacità di cogliere il suo amore che con abbondanza Egli ci dona.
GIOIA DI SERVIRE
Quando, dopo tante inutili cure, nostro figlio è morto, per mia moglie è cominciato un periodo di depressione, in cui finanche la vista di altri bambini le causavano sofferenza. A poco a poco ci siamo isolati e la vita ha perso colore. Un giorno abbiamo conosciuto una comunità dove si leggeva e metteva in pratica il Vangelo. Una frase, in particolare, le ha cambiato la vita: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere”. Lei ne è rimasta toccata profondamente. Dopo un periodo di riflessione, è tornata al lavoro come assistente presso un centro di pediatria oncologica. Da allora, la ripresa è stata rapida. Un giorno mi ha confidato la gioia di poter servire altri bambini.
R. A. – Francia
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