6 maggio 2018 - 6ª di PASQUA
Atti 10,25-26.34-35.44-48 / 1Giovanni 4,7-10 / Giovanni 15,9-17
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri (Gv 15,17)
Anche in questa domenica ritorna l’invito a rimanere nell’amore di Cristo mediante l’osservanza dei comandamenti e in particolare del comandamento dell’amore reciproco. La risposta dell’uomo infatti nei confronti di Dio e il suo atteggiamento verso i propri simili non possono non modellarsi se non sul comportamento di Dio stesso e di Gesù: possono cioè essere solo una risposta e un atteggiamento dettati dall’amore. È nato da Dio e conosce Dio, cioè si trova in comunione con Lui, solo chi ama (2a lettura).
Il comandamento di Cristo poi è questo: che vi amiate gli uni gli altri (v 17). Si può essere suoi amici solo se si fa quanto comanda (v 14); si resta nel suo amore quando si osservano i suoi comandamenti (v 10). Come Gesù si è dimostrato Figlio di Dio nel suo totale dono all’uomo, dono dettato dall’amore per il Padre e per noi, così noi ci accorgiamo di essere in un autentico rapporto con Dio e Gesù Cristo, non solo mediante la preghiera e le celebrazioni liturgiche, ma anche nell’impegno per i fratelli.
Certo quando usiamo la parola amore possiamo pensare a mille cose. La Parola di Dio di questa domenica ce ne parla in un modo molto concreto. Ce lo presenta come solidarietà, come fraternità, come dono, come conoscenza e ascolto. Tutti atteggiamenti molto precisi che rendono fattivo l’amore.
È bello pensare che l’evangelista Giovanni ha scoperto il vero volto di Dio nell’impegno di Cristo per l’uomo. Il mondo d’oggi saprà scoprire chi è Dio attraverso la testimonianza di amore e di dedizione che i cristiani sapranno dare.
TESTIMONIANZA D’AMORE
Da qualche anno, con il nostro coro “La Goccia”, si è concretizzata la bella attività di animare la S. Messa nella Residenza Assistenziale (Casa di Riposo) dove presto servizio come parrucchiera. La prima volta che l’ho proposto, sia la responsabile come pure gli animatori, hanno accolto questa offerta con una immensa gioia. Cosi è iniziato un susseguirsi di appuntamenti e di esperienze. Ogni Messa a cui possiamo essere presenti porta tra tutti una grandissima gioia; gli ospiti della casa sono visibilmente partecipi e cantano con noi; il sacerdote che celebra mette sempre in rilievo questo nostro servizio ed esalta la bellezza del canto durante la S. Messa.
Mi capita spesso di sentirmi chiedere sia da parte degli animatori come pure di alcuni anziani quando torniamo. Ad ogni appuntamento, ci diciamo che non conta quanto perfetti saremo... crediamo fermamente che sarà l’amore fra noi a raggiungere i cuori di tutti, in modo speciale gli anziani ospiti della casa che, pur tra le tante difficoltà, respirano e gioiscono dell’unità..
Rosa - Venezia
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