11 dicembre 2016 - 3ª AVVENTO Is 35,1-6a.8a.10 / Gc 5,7-10 / Mt 11,2-11
Il brano odierno presenta innanzitutto la domanda del Battista e la testimonianza su Gesù che lo riguarda. Giovanni, in carcere, è assillato dal dubbio a causa della distanza tra il Messia che egli attende e ciò che ode dai suoi discepoli a proposito di Gesù. Aspettava un Messia che pulisse l’aia e bruciasse la pula e invece Gesù si presenta umile. Aspettava un Messia giudice che con mano potente eliminasse tutte le ingiustizie, invece Gesù si presenta come un redentore benigno. E allora dalla sua difficoltà interiore nasce l’interrogativo sincero: Sei tu colui che deve venire? La risposta di Gesù è un invito a riconoscere con fede e a compiere un cammino di ricerca che nasce dal confronto tra quello che Gesù fa e dice e le profezie dei profeti.
Siamo donne e uomini in ricerca, che sanno scrutare i segni di una presenza, ma “vanno al di là”, non hanno una risposta data una volta per sempre. Il Mistero di Gesù, e quindi del regno di Dio, rimane nascosto ai sapienti e agli intelligenti, mentre viene rivelato ai piccoli, ossia ai discepoli di Gesù.
LA PIÙ GRANDE AVVENTURA
Dopo molte ore di logorante attesa viene annunciato che tutti i voli da Bratislava sono stati cancellati: la compagnia aerea è fallita. Torno a casa e mi telefona un amico in vacanza in Ungheria, a tre ore da Bratislava: mi chiede se ho in programma di andare in Italia. Lui è solo e sarebbe un aiuto anche per la guida. Prendo il primo treno per Budapest. Mi trovo accanto ad un musicista ungherese. Lui, stupito di sentirmi parlare la sua lingua, tira la conclusione che certamente giro questi paesi per avventure d’amore. Gli rispondo: “Sì, sono qui per una grandissima avventura d’amore: Dio!”.
Lo vedo scombussolato, divertito, curioso. Dopo mi chiede: “Ma come fai ad essere certo di Dio?”. Gli racconto l’accaduto e che il fatto di stare al gioco delle circostanze mi permette di fare continua esperienza di Dio vicino. Il musicista allora: “Possibile che Dio entri nella nostra quotidianità? Se è così, la compagnia aerea è fallita perché potessimo incontrarci. Si vede che sei una persona felice”. Quando mi salutò lo vidi commosso.
T.M., Italia
Gallery
Statistiche
- Visite agli articoli
- 607446
Chi ci visita?
Abbiamo 41 visitatori e nessun utente online